Lo sapevamo che questa poteva essere la serata di Mathilde Gros. Nell’aria c’era qualcosa di magico, come se i campionati del mondo di un mese fa non fossero ancora finiti. All’interno del velodromo di Saint-Quentin-en-Yvelines, a Parigi, la beniamina del pubblico fa tutte le cose nel modo giusto e sale al comando della Sprint League femminile, trionfando nella velocità e conquistando un ottimo secondo posto nel Keirin (specialità dove aveva un po’ faticato). Nella Sprint League maschile, invece, i voti alti non sono per uno ma per i soliti due: Harrie Lavreysen e Matthew Richardson. Questi volta però i fenomeni si scambiano di ruolo, con l’olandese che vince la Sprint e l’australiano il Keirin. All’interno dell’Endurance maschile c’è l’ennesimo cambio della guardia: Guillemette buca lo Scratch e Imhof sale al comando senza aver ancora vinto, mentre nell’Endurance femminile Archibald rosicchia altri 5 punticini e ora si trova a -1 da Jennifer Valente, che però non trema neanche un po’. Per l’Italia la bandiera più bella viene sventolata dal sempreverde Michele Scartezzini, ora 6° nell’Endurance maschile, ma allo stesso tempo vanno citati anche Donegà (3° nello Scratch) e Zanardi (4° nell’Eliminazione). Purtroppo bocciate Vece e Barbieri, alle prese con una serata veramente difficile. Tra una settimana gli ultimi due appuntamenti della seconda edizione dell’Uci Track Champions League: ci vediamo a Londra tra venerdì e sabato.
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“Schianto terrificante in pista! Eefting colpisce in pieno Bayona”
Cambia tutto un’altra volta, Scartezzini impenna
È la serata dell’ennesimo ribaltone, ancora una volta completamente inaspettato. Mathias Guillemette, dopo aver sorpreso un po’ tutti a Berlino ed essersi confermato a Parigi come uno dei più forti nell’Eliminazione, cede la maglia di leader a Claudio Imhof, lo svizzero, nuovo padrone senza aver mai vinto una gara nelle prime tre tappe. Più in generale, comunque, la classifica rimane cortissima, con Sebastian Mora terzo e Mark Stewart quarto. Grossa impennata per Michele Scartezzini, che si conferma il miglior italiano e risale al sesto posto nella generale grazie alla sua costanza. Promosso anche Matteo Donegà, da podio nello Scratch e anche lui in positivo con l’undicesimo posto nella generale. Per essere un debuttante non c’è male.
“Wood vince l’eliminazione, Scartezzini migliore degli italiani”
Classifica (primi 5 posti + italiani)
“Mora vince lo scratch ma bravi azzurri: Donegà 3°, Scartezzini 4°”
Sempre e solo la coppia Lavreysen-Richardson
È un film che abbiamo già visto? Sì, lo abbiamo già visto, era proiettato a Berlino. Harrie Lavreysen e Matthew Richardson decidono di modificare l’ordine degli addendi nella terza tappa della UCI TCL a Parigi, ma chiudono comunque in perfetto equilibrio. Proprio come diceva la proprietà commutativa. L’olandese vince in maniera rabbiosa la Sprint, dimostrando tutta la sua voglia di rivalsa dopo due sconfitte, ma l’australiano non perde fiducia e compie una rimonta entusiasmante nel Keirin, riportando il confronto in perfetta parità. Con soli due punti a dividere questi due califfi della velocità, tutto si deciderà a Londra, nel primo weekend di dicembre, tra venerdì e sabato. Tra gli altri, Botticher primo degli umani, i due colombiani accusano ulteriore distacco e Jeffrey Hoogland ci regala un piccolissimo segnale di vita: meglio tardi che mai.
“Richardson-Lavreysen 1-1: l’australiano si prende il Keirin”
Classifica (primi 5 posti)
“Lavreysen is back: battuto Richardson nella finale della sprint”
Gros devastante, ancora in difficoltà Miriam Vece
Dopo tanto vagare, alla ricerca di una risposta convincente, finalmente la Sprint League si è manifestata per quello che è: il regno di Mathilde Gros. La francese, davanti al pubblico di casa che un mese fa l’aveva vista battere Emma Hinze e Lea Friedrich in rapida successione, conquista la leadership mettendo insieme un primo e un secondo posto. Il primo arriva nella Sprint, come da pronostico, mentre il secondo è nel Keirin (vinto da van der Peet), specialità dove fino ad oggi aveva faticato. Grazie a tutto questo ben di Dio, e alla contemporanea serata negativa di Martha Bayona, la nativa di Lens allunga in maniera sostanziale: +9 sulla colombiana e +10 su Kelsey Mitchell. Ora andarla a prendere è durissima. In casa invece Italia ancora problemi per Miriam Vece: fuori subito sia nel Keirin che nella Sprint.
Classifica (primi 5 posti + italiani)
“Van der Peet vince il Keirin, buon secondo posto per Mathilde Gros”
Equilibrio totale Archibald-Valente, Italia promossa a metà
Sempre loro due, solo loro due. Ormai sta diventando quasi noioso da annotare, ma con atlete di questo calibro non potrebbe essere altrimenti. Katie Archibald e Jennifer Valente infuocano anche il velodromo di Parigi, mantenendo sempre alto il filo della tensione tra Scratch ed Eliminazione. Nella prima gara vince a sorpresa la britannica Lewis con una fuga da lontano, ma la scozzese e l’americana sono seconda e terza. Nella seconda invece Katie fa la voce grossa, firmando la tripletta nella competizione, ma Jennifer è comunque seconda e ancora leader di un punto. Per l’Italia bene Silvia Zanardi, che reagisce alla caduta dello Scratch e chiude quarta nell’Eliminazione, mentre per Rachele Barbieri è una serata da dimenticare: 11a nell’Eliminazione e declassata nello Scratch per aver provocato la caduta che ha coinvolto anche Zanardi.
“Barbieri retrocessa al 15° posto, Zanardi a terra. Lo Scratch è di Lewis”
Classifica (primi 5 posti + italiani)
“Che risposta di Zanardi, è 4a nell’Eliminazione. Vince la solita Archibald”